lunedì 18 maggio 2009

LE NOSTRE INTERVISTE


Intervista al nonno

“ Vivevo in un cortile di 85 persone, adesso sono tutte morte.”

“ Abitavamo in una casa a Cesano Maderno, al primo piano, c’ erano i miei 8 fratelli e i miei genitori”

“ La casa era composta da una cucina e due camere da letto:una per i genitori e una per i bambini;il bagno era in cortile.”

“Andavo a letto con un mattone scaldato nella stufa per riscaldarmi durante la notte.

Il paese era molto diverso da oggi: c’ erano poche case, costruite intorno alla chiesa, che è stata inaugurata il 2 Novembre 1937.

Le strade erano in terra battuta e ci si muoveva a piedi o in bicicletta.

“ Mio papà faceva il falegname con i suoi fratelli: fabbricavano i mobili.”

“ Ho frequentato la scuola fino alla 5° elementare; ero alto e stavo negli ultimi banchi.”

“ Sono stato un balilla e, prima di andare a scuola, dovevamo salutare la foto del duce in piazza”.

“ A 12 anni mio papà mi mandò a fare il falegname, dal 1942 al 1946.”
“ C’ era la guerra e per fortuna i miei datori di lavoro,che mi volevano bene, mi davano anche da mangiare.”

“Da bambini giocavamo con una palla fatta di stracci in cortile o sulla strada, ma solo il sabato e la domenica.”

“Aiutavo i miei genitori curando i fratellini più piccoli e a volte facendo la spesa.”

“ Quando avevamo molta fame rubavamo la frutta nei frutteti.”

“ Il mio primo vestito nuovo l’ ho avuto per il matrimonio di mia sorella, a 17 anni.”

“ A 21 anni ho prestato il servizio militare nei bersaglieri a Napoli e qui ho visto per la prima volta in vita mia il mare. A militare ho assaggiato per la prima volta anche il prosciutto crudo.”

“ Dopo il militare ho cominciato a lavorare nella bottega da falegname di mio padre con i miei fratelli. Lavorando giorno e notte abbiamo costruito la casa dove abito ancora oggi.”

“ Ho conosciuto mia moglie nell’ Agosto del 1954, all’ uscita dal cinema. Lei era con suo fratello e sua sorella.”

“Siamo stati fidanzati per circa 2 anni e nel 1956 ci siamo sposati. In viaggio di nozze siamo stati a Roma dai parenti di mia moglie.”

“Dopo un anno di matrimonio è nata la prima figlia, nel 1959 è nato tuo papà e, nel '64, un'altra figlia; dai matrimoni dei miei figli sono nati 7 nipoti.”

“Da giovane ero molto forte, infatti, per scommessa, tirai una 500 con le spalle per 40 km, a soli 19 anni; ho fatto anche il giro di Cesano Maderno con in mano e in spalla 7 biciclette!!!”

 

Autore: M.O.


Intervista alla mamma

Quando sei nata?

1 Ottobre 1966

Hai qualche parente che ha fatto la 2° guerra mondiale?

Si, mio zio ha fatto parte dell’ esercito. Lui scappava per tornare dalle persone più care. Nel rientro è stato catturato e mandato in prigione, perché qualcuno aveva fatto la spia. Quando è uscito ha fatto ancora qualche mese di guerra. Qualcuno si era salvato, ma tanti  erano morti.

Sei figlia unica?

No, ho 2 fratelli, 3 sorelle. Litigavamo sempre.

Facevi qualcosa per i tuoi genitori?

Si, lavoravo per aiutare la famiglia. Perché lo stipendio di mio padre era insufficiente, noi eravamo in tanti e mia mamma non lavorava.

Nel tempo libero cosa facevi?

Giocavo, ma più delle volte lavoravo.

Andavi a scuola?

Si, ma ho smesso di andarci dopo la 4° elementare, perché ho iniziato subito a lavorare.

Come andavi?

 Alcune volte bene e alcune volte male.

Quanti anni hai avevi quando hai avuto il tuo primo ragazzo?

17 anni.

Quando ti sei sposata e quanti anni avevi?

Mi sono sposata il 22/4/1989 e avevo 21.

Dove?

In Puglia, a Cerignola, provincia di Foggia.


Autore: S.D.

 

Intervista alla nonna

Come hai vissuto la guerra nella tua infanzia?


Sono nata nel 1934. Ai tempi della guerra ero piccola e l’ho vissuta molto male. In famiglia avevamo una fattoria e si faceva fatica ad andare avanti.


Dove sei nata? Per quanto tempo hai vissuto nel tuo luogo di nascita?                                          

Sono nata in provincia di Venezia ed ho vissuto lì fino ai 15 anni.          

Avevi fratelli o sorelle?                                                                                                                                    Sì, otto tra fratelli e sorelle. La mia vicenda familiare è un po’ complicata perché in realtà non siamo tutti nati dagli stessi genitori. Io sono la più piccola e sono l’unica figlia di primo letto. Poi i miei genitori   hanno divorziato  e si sono rifatti un'altra famiglia.          

Sei andata a scuola o hai lavorato fin da piccola?                                                   Sono andata a scuola e mi sono fermata alla seconda elementare. Poi dai  12 ai 15 anni ho lavorato in fattoria, per aiutare i miei genitori.                                       

Per quanto tempo hai lavorato?     

Dunque, dopo aver lavorato con i miei genitori, a 15 anni, mi sono trasferita da una zia a S. Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, e lì ho lavorato in casa. 

Quando hai incontrato tuo marito?          

Verso i  15 anni, quando mi sono trasferita, ho incontrato Sirio, il mio futuro marito. Lui era il fidanzato di mia cugina Maria, scomparsa a causa di un incidente… era stata sfortunatamente trovata morta sotto i binari di un treno. All’inizio Sirio non mi piaceva molto, anzi provavo o un po’ di pena per lui, poi i miei cugini e mia zia mi hanno convinto a mettermi assieme e, con il tempo, me ne sono innamorata.       

Quando vi siete sposati?                                                                             

Siamo stati fidanzati cinque anni, nei quali ci sono state varie crisi perché io me ne sono dovuta ritornare dai miei genitori a circa 60 Km di distanza da lì, ma lui una volta ogni settimana veniva in bicicletta a trovarmi e così, quando poi sono tornata ci siamo spostai. Era il 1955.                                                                         

Quanti figli avete avuto?  

Dopo un anno dal matrimonio abbiamo avuto il primo figlio Ivano (1956) e circa sei anni dopo è nato l’altro figlio Maurizio (1956).                                                  

Dove avete vissuto?                                                             

Nel 1957, quando Ivano aveva un anno, per problemi di lavoro, ci siamo dovuti trasferire a Varedo ed abbiamo vissuto lì per circa 33 anni. Poi ci siamo ritrasferiti a S. Giorgio di Nogaro, lasciando la casa a mio figlio più piccolo e l’officina a quello più grande. Lì mio marito se è ammalato e nel 1999 è scomparso.                   

Dopo la scomparsa di tuo marito cosa hai deciso di fare?                         

Dopo la scomparsa di mio marito, ho deciso di trasferirmi a Cogliate, dove abita mio figlio più grande, già spostato e con tre figli, mentre quello più piccolo abita a Milano, sposato da poco e con un figlio.     

Quali sono le tue abitudini ora?       

Ora sono pensionata e vivo da sola. Ogni tanto mi faccio i miei giretti in bici per Cogliate.


Autrice: G.D.


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