giovedì 12 marzo 2009

DIVINA COMMEDIA - sintesi del Primo Canto

i tre Regni dell'Oltretomba (clicca per ingrandire)


Si avvicina l’equinozio di primavera dell’anno 1300.
Il poeta Dante Alighieri, smarrita la strada, si ritrova, terrorizzato, in una oscura foresta.
Si rasserena solo quando, all’alba, vede di fronte a sé un colle illuminato dai raggi del Sole.
Si appresta a salire sulla cima dell’altura, ma è costretto a retrocedere quando incontra tre belve feroci: una lonza (lince? Pantera?), un leone e una terribile lupa.
Ormai Dante dispera di ritrovare la giusta strada e sembra non avere altro scampo che ritornare nella foresta che tanto lo aveva spaventato. Ma è a questo punto che fa uno strano incontro: una sagoma umana quasi trasparente, un’ombra. Scoprirà che si tratta dell’anima di Virgilio, il grande poeta latino da lui tanto ammirato.
Virgilio si offre a Dante come guida. L’unico modo per ritrovare la giusta via, evitando i pericoli rappresentati dalle tre belve, è quello di attraversare i tre regni dell’Oltretomba (Inferno, Purgatorio, Paradiso). Qui Dante avrà modo di incontrare dannati, purganti e beati, rendendosi conto delle conseguenze eterne delle azioni che gli uomini compiono nella loro vita mortale.
Virgilio guiderà Dante attraverso l’Inferno e il Purgatorio. Dovrà abbandonarlo però alle porte del Paradiso. Avendo vissuto senza conoscere il Dio cristiano, adorando gli dei pagani (che Dante definisce “falsi e bugiardi”), al poeta latino non è permesso di entrare nel regno dei beati (Virgilio, lo ricordiamo, ha vissuto tra la fine del I sec. a.C. e l’inizio del I d.C., quando il Cristianesimo era ai suoi primi inizi).
Sarà quindi Beatrice (la donna fiorentina di cui Dante è stato innamorato, e alla quale ha dedicato la sua opera La Vita Nova) a guidarlo attraverso i 9 cieli del Paradiso.

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