mercoledì 11 marzo 2009

GEOGRAFIA, le nostre ricerche - BERLINO


Berlino

Berlino è la maggiore città e nel contempo un Land della Germania, quindi una città-stato. Capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d'Europa e, dopo Londra, il secondo comune più popoloso dell'Unione europea.


Geografia
Berlino è situata nella parte orientale della Germania, a 70 km dal confine polacco. La città ha una superficie molto vasta, di 892 km². L'estensione in senso nord-sud è di 38 km, in senso est-ovest di 45 km. Il centro di Berlino sorge sulle rive della Sprea (Spree in tedesco), in un'ampia valle di origine glaciale. Nel quartiere periferico di Spandau la Sprea sfocia nella Havel, che scorre in direzione nord sud, formando i laghi Tegeler See e Großer Wannsee. Nella parte orientale si trova invece il Müggelsee. I laghi berlinesi, nei mesi estivi, sono molto frequentati dai bagnanti. All'interno del territorio cittadino vi sono alcune alture: la maggiore è il Großer Müggelberg, nel quartiere di Müggelheim, che raggiunge un'altezza di 114,7 m s.l.m.









veduta aerea di Berlino

(clicca per ingrandire)





Clima
La zona di Berlino ha un clima temperato e molto asciutto rispetto alla media europea. Le temperature massime giornaliere in alcuni giorni estivi - generalmente a giugno - arrivano vicino ai 40 °C, una sola volta nel corso del Novecento sono stati misurati - 26 °C a febbraio. Il vento in estate è più costante e soffia normalmente da ovest; d'inverno è più variabile e spesso proviene anche da sud, fattore che rende molto variabile il tempo anche nel corso della giornata. Si contano mediamente 30 temporali all’anno.


Storia
Berlino nacque probabilmente come borgo commerciale di origine slava nel XII secolo, in corrispondenza di un'isola della Sprea. Originariamente vi erano due città distinte: Berlino, ad est del fiume, e Cölln, sull'isola, che vennero riunite nel 1307. Non molto resta di quelle antiche comunità. Oggi invece, l'impressione che si ha visitando Berlino è quella di una grande discontinuità, che riflette visibilmente i molti sconvolgimenti della storia tedesca del XX secolo. Nei secoli successivi, Berlino acquistò sempre più importanza sulle altre città del Brandeburgo: nel 1451 divenne residenza dei margravi di Brandeburgo, dal 1701 capitale del regno di Prussia, dal 1871 capitale dell'Impero tedesco. Nel 1920 vennero inglobati molti comuni e città circostanti, creando la "Grande Berlino", terza città al mondo per numero di abitanti. Capitale della Germania anche durante l'epoca nazionalsocialista, fu uno degli obiettivi principali dei bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, la cui parte europea terminò l'8 maggio del 1945.

Berlino, 1945: soldato sovietico issa la bandiera del suo paese dopo la caduta della Germania nazista


Alla fine della guerra fu divisa in quattro zone d'occupazione, e quindi divisa in due parti concorrenti, i tre settori occidentali (Berlino Ovest) ed il settore sovietico (Berlino Est).



Le zone di occupazione a Berlino nel 1945: francese (blu), britannica (verde), americana (gialla), sovietica (rossa)



Mentre Berlino Est divenne capitale della Repubblica Democratica Tedesca, Berlino Ovest fu un'enclave della Repubblica Federale, e del mondo occidentale, oltre la Cortina di Ferro. L'inizio della Guerra Fredda fu il Blocco di Berlino dal 24 giugno 1948 all'11 maggio 1949, efficacemente contrastato dal cosiddetto Ponte Aereo, il più grande trasporto umanitario della storia, messo in atto principalmente dagli Stati Uniti d'America e dalla Gran Bretagna, che in seguito vennero visti - come anche la Francia - non più come forze di occupazione, ma come forze di protezione. Anche il successivo tentativo sovietico di annettere Berlino Ovest alla DDR - l’ultimatum di Chruščëv del 1958 - venne respinto dagli Alleati Occidentali. Il 13 agosto 1961 il governo della Germania Est - ottenuto il permesso da Mosca - innalzò il Muro di Berlino, per fermare la fuga dei propri cittadini. Il 9 novembre 1989, dopo diverse settimane di disordini pubblici, il Governo della Germania Est annunciò che le visite in Germania e Berlino Ovest sarebbero state permesse; dopo questo annuncio una moltitudine di cittadini dell'Est si arrampicò sul muro e lo superò, per raggiungere gli abitanti della Germania Ovest dall'altro lato in un'atmosfera festosa. Durante le settimane successive piccole parti del muro furono portate via dalla folla e dai cercatori di souvenir; in seguito fu usato dell'equipaggiamento industriale per rimuovere quasi tutto quello che era rimasto
La caduta del muro di Berlino aprì la strada per la riunificazione tedesca che fu formalmente conclusa il 3 ottobre 1990.



schema di una sezione trasversale del Muro, con recinzioni di filo spinato e torri di controllo



Religioni

Confessioni: 9% cattolici, 22% protestanti, 69% altri o atei

La lunga tradizione di tolleranza religiosa in Prussia ha portato, nel corso dei secoli, all’immigrazione di diversi gruppi religiosi, perseguitati nella realtiva patria, anche in dimensioni rilevanti. Anche le ondate di immigrazione diversamente causate hanno portato alla presenza odierna a Berlino di tutte le importanti religioni del mondo. Nel contempo i berlinesi sono noti per essere mediamente poco affezionati alla religione. Oggi la percentuale di membri delle due grandi chiese cristiane a Berlino corrisponde, quindi, a poco più della metà della media tedesca, pur essendo rilevantemente superiore alla media di quella riscontrata nelle regioni territoriali della ex-DDR. Dell'arcidiocesi di Berlino - con sede nella storica St-Hedwigs-Kathedrale - fa parte, oltre alla città, un ampio territorio appartentente alle due regioni federali del nord-est. Della comunità ebraica berlinese, fin dal Settecento quella maggiore in Germania, solo 6.500 persone erano riuscite a sopravvivere a Berlino - alcuni in quanto coniugati con tedeschi non ebrei, alcuni clandestinamente anche grazie all’aiuto dato da molti altri berlinesi - alla Shoah, che uccise 55.000 ebrei berlinesi, mentre oltre 100.000 riuscivano a salvarsi all’estero. Approssimativamente il 60% dei berlinesi non appartiene ad alcuna comunità religiosa.




monumento alla memoria delle vittime della Shoah

Economia
Berlino ha ricevuto, dopo la caduta del muro, enormi finanziamenti per la ricostruzione dal resto della Germania. Il costo della vita è molto basso e le abitazioni sono economiche. Gli studenti universitari possono facilmente mantenersi e pagare l'affitto con un lavoro part-time.La disoccupazione di massa è in buona parte compensata dalla grande crescita di richiesta lavoro per la costruzione (e ricostruzione) di infrastrutture, soprattutto nell'ambito della modernizzazione di quelle di Berlino Est.
Fra le principali fonti economiche vi è il turismo, che nell'ultimo decennio è notevolmente aumentato, portando la città fra le principali mete europee, quasi al pari di centri come Londra e Parigi.Altri settori principali, in rapida crescita, sono quelli dei servizi, tecnologia delle comunicazioni, mobilità, media e musica, biologia, scienze ambientali, trasporti ed ingegneria medica.
Tra le maggiori aziende presenti in città vi sono la Siemens (con sede nel quartiere Siemensstadt del distretto di Spandau), la DaimlerChrysler, l'Allianz, la BMW, le Deutsche Bahn e la locale compagnia di trasporti pubblici, la BVG.


Manifestazioni
Molto nota è la Berlinale, il più importante festival del mondo rivolto al grande pubblico e nel contempo uno dei più importanti festival del cinema; si svolge ogni anno a febbraio.
Numerose altre manifestazioni, in particolare nei settori del teatro, del cinema, della musica classica e della musica contemporanea, si svolgono a Berlino, attirando numerosi ospiti da tutto il mondo.



La regista Maren Ade riceve l'orso d'argento (2° premio) al festival del cinema di Berlino


Nel 1989 nacque a Berlino la Loveparade, ripetuta poi ogni estate fino al 2003 e poi di nuovo nel 2006; nel 1999 sono stati contati ca. 1,5 milioni di partecipanti. Con complessivamente ca. 11 milioni di partecipanti deve essere considerata la più grande manifestazione di ballo della storia.

Love parade (2003)



Beni culturali
I palazzi e parchi prussiani di Berlino e Potsdam sono stati dichiarati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1990.
L'isola dei musei è entrata a far parte della lista nel 1999.
Nel 2008 un'altra parte di Berlino è entrata a far parte dei patrimoni dell'umanità. Si tratta di sei gruppi di edifici realizzati nei primi anni del XX secolo, che l'UNESCO ha riconosciuto di importanza internazionale assegnandogli il nome di "Residenze in stile moderno di Berlino".

L'isola dei musei

Turismo
Berlino è una meta turistica molto ambita, con notevole incremento dei pernottamenti negli anni successivi alla riunificazione della città e in particolare dall'inizio del nuovo millennio. All'interesse internazionale per Berlino contribuiscono anche le nuove ed avveniristiche strutture architettoniche. Oltre alla variegatezza dei punti turisticamente ricettivi, situati prevalentemente in centro (ma anche in buona parte della periferia), è da notare l'economicità della capitale rispetto a molte altre metropoli turistiche, europee e non.

Autori: G.D., A.V. .......

Nessun commento: